Cari amici, in attesa che luc83 faccia tutte le recensioni (
), i cui link aggiungerò al momento opportuno, condivido con voi il bellissimo e intenso percorso che lo scorso weekend abbiamo seguito guidati dal bravissimo nebbiolo.
http://www.flickr.com/photos/60882015@N05/5550025598/sizes/l/in/photostream
In rosso il percorso del primo giorno; in verde quello del secondo e in blu quello del terzo; le zone colorate sullo sfondo indicano le zone vinicole: Chianti, Colli senesi, Montalcino, Montepulciano.
Sarò sintetico:
1o giorno: partenza alle 8 e 30 da Milano, arrivo poco dopo le 12 a Poggibonsi dove incontriamo Alberto. E' ora di pranzo! Quindi si corre subito nel simpatico borgo di Colle Val d'Elsa dove si trova l'
Officina della cucina popolare. Antipasto misto, secondo, dolce, e una bottiglia di vino, tutto davvero buono nella sua semplicità, per un costo di poco più di 20 euro a cranio (tenendo conto di una piccola “voce amica” aggiunta alla ricevuta).
Si prosegue quindi con la visita dell'Azienda agricola
Ormanni, dove lavorano sorella e cognato di Alberto (che però non ci sono), sopra Poggibonsi. Un interessante giro nelle cantine sotto la vecchia villa e un lungo dialogo con l'enotecnico sulle varie tipologie di Chianti prodotte dall'azienda.
Il giro prosegue poi verso
Monteriggioni, splendido e minuscolo borgo stretto nelle sue mura e tra le sue dodici torri, che raggiungiamo all'ora del tramonto e della sua affascinante luce.
Infine si raggiunge casa di Alberto a Rapolano, dove possiamo degustare gli ormai celebri pici della casa con un sugo di salsiccia (squisiti), deliziosa burrata, salumi toscani, involtini di capocollo, ecc. e... innaffiamo con una magnum di Chianti Riserva 2004 (?) di Ormanni
2o giorno: Partiamo poco dopo le nove, scivolando e risalendo i magnifici colli delle Crete, in direzione di Montalcino. Sulla strada ci fermiamo presso l'imponente complesso dell'
Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Alle 11 ci presentiamo presso l'azienda
Poggio Antico, dove una simpatica ragazza scozzese ci presenta tutto il percorso del loro Brunello e del loro Rosso camminando nelle belle e moderne cantine. Invano si cerca di scucire alla ragazza qualche notizia ufficiale o ufficiosa riguardo alla dipartita dello chef Glowig... è triste passare davanti al ristorante chiuso
Unica consolazione è la degustazione dei vini, tra i quali vince senza dubbio il Brunello "Altero" del 2004
Essendo Glowig fuggito a Roma, ci imbarchiamo nuovamente in un saliscendi fino a giungere a Vivo d'Orcia, poco sotto la vetta del Monte Amiata, dove ci rifugiamo alla
Taverna del Pian delle Mura, che fa una cucina tipica della Val d'Orcia con soli prodotti biologici e accuratamente selezionati: una chicca tra le osterie, dove per un primo, un secondo, un dolce e una bottiglia di vino, spendiamo 30 euro a cranio. Dopo il pranzo e le chiacchierate con i proprietari, riscendiamo a valle, con due brevi "soste digestive" a
Bagno Vignoni, con la sua "piazza termale", e a
Monticchiello, per vedere il bel borgo e le inesistenti "colate di cemento" denunciate dal prof. Alberto Asor Rosa giusto perché costruite a fianco di casa sua. Giungiamo infine a
Pienza, con gli splendidi palazzi costruiti nella "città ideale" voluta nel XV sec. da papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini, mica un Tolomei come ci dice il nebby… ahi ahi
), nato in quelle terre: dalla passeggiata sulle mura osserviamo con sollievo che siamo riusciti ancora una volta ad evitare la pioggia che la mattina scendeva su Grosseto e ora si precipita con forza proprio sull'
Amiata che abbiamo da poco salutato
Di nuovo in auto per raggiungere butter_fly che ci aspetta a
Montepulciano presso la maestosa
Basilica di San Biagio; siccome non piove ancora decidiamo di risalire le stradine del borgo alla ricerca di alcune celebri cantine (quella del Redi e un’altra dove si trova anche una tomba etrusca) scavate a grande profondità nella rocca tufacea su cui si erge la città. Secondo i progetti avremmo dovuto arrestarci qui, cenando alle Logge del Vignola, che è però purtroppo al completo... dirottiamo quindi sul ristorante
Al Giardino in quel di Montalcino, dove mangiamo un primo o antipasto, un secondo, un dolce e un ottimo Rosso di Montalcino di Agostina Pieri spendendo 50 euro.
Siccome siamo galantuomini si sceglie di viaggiare con un'auto soltanto, implicando ora un ritorno a Montepulciano dove si trova l'auto di butter_fly, prima di tornare negli agognati lettini a Rapolano.
3o giorno: anche oggi usciamo verso le 9, percorrendo la bucolica "scorciatoia" che nebbiolo usa per andare al lavoro ogni mattina. Eccoci a Siena, resa ancor più bella da un cielo azzurro (ma un poco “spigolosa” a causa di un freddo venticello): lasciata l'auto nei pressi della Fortezza, percorriamo il percorso disegnato sotto (quello che si poteva fare in meno di due ore) che tocca la Basilica di San Domenico, il Santuario di Santa Caterina, il Battistero, scalinata, “facciatone” (ora in restauro) e
Duomo (non visitiamo gli interni, che sono a pagamento e richiederebbero tempi di cui non disponiamo),
Piazza del Campo con il Palazzo Pubblico e la Torre del Mangia (entriamo nel museo del Palazzo, con il famoso affresco del “Buon governo” del Lorenzetti; rinunciamo alla salita della torre a causa di una lunga coda all’ingresso); ritorniamo infine verso l’auto percorrendo il “Corso” di Siena, dove incrociamo la pasticceria Nannini e il Consorzio agricolo, piccolo “Eataly” senese, in una tappa è d’obbligo, e ancora Piazza Salimbeni con la sede storica del Monte dei Paschi, lo stadio e la Fortezza.
http://www.flickr.com/photos/60882015@N05/5550226454/sizes/l/in/photostream
Senza correre troppo riusciamo a ritornare a Rapolano per mezzogiorno e mezza e a percorrere le belle stradine di ghiaia che, in mezzo a campi, vigneti e frutteti stesi a perdita d’occhio, conducono al borghetto del
Castello di Modanella e al suo ristorante: luogo incantevole, anche nelle splendide sale interne; cucina di alto livello con dovuta impronta toscana e una serie di gradite attenzioni… costo finale (per “tavolozza” di quattro antipasti, primo, corposo secondo e due dolci da dividere, di cui uno offerto), con un poco di sconto (3 euro a testa non sono pochi, invero): 40 euro!
Alla fine passeggiamo un poco nei giardini (quel che ci vorrebbe sarebbe un ritorno a piedi almeno sino a casa di Alberto) e poco dopo siamo raggiunti da uno dei proprietari che ci illustra il suo “regno” e ancora omaggia ciascuno di noi con una bottiglia da mezzo litro del loro pregiato olio extravergine d’oliva
Giusto il tempo di prendere le valige e i nostri acquisti a casa di Alberto prima di prendere la strada del ritorno… purtroppo le vacanze vanno sempre a finire così
… ma speriamo di tornare presto perché già abbiamo in parte elaborato un secondo programma di visite