Non so se riuscirò a tenere il diario giornalmente ma ci provo
Se così non fosse è perché ho mangiato troppo!!
1 giorno: Abbiamo fatto la traversata di notte da Civitavecchia a Palermo con
Grandi Navi Veloci prendendo una comoda cabina, portando l'auto al seguito e usufruendo di offerte per chi prenota prima (abbiamo prenotato a febbraio). La notte è stata davvero tranquilla nonostante il mare un po' mosso, ma ci si sente 'cullati' andando un po' in qua un po' in là. Arriviamo quindi sufficientemente riposati e con un'ora di ritardo a Palermo. L'arrivo era previsto alle 7 e 30 ma noi abbiamo baciato la terra alle 8 e 30. Sfatiamo subito una cosa, se a Palermo il problema principale è il
Traffico Tentacolare come recitava un attore nel film Jhonny Stecchino, allora in questa città i problemi sono tutti risolti. Ho trovato parcheggio in due minuti due, ovviamente a pagamento ma visti i prezzi (1,2 l'ora in un garage costudito) bisogna proprio essere tirchi per non pagare. Avevamo evitato di fare colazione in nave nonostante avessero i cornetti della Pasticceria Alba di Palermo (congelati ovviamente) e infatti appena scesi la prima tappa gastronomica è stata da
Spinnato. Abbiamo mangiato due cornetti alla crema normali, due ottimi cappuccini preparati con tutta la calma di questo mondo da parte del barista e poi una cassatina in due tanto per 'aprirsi lo stomaco', semplicemente ottima! Lo stomaco quindi è a posto, possiamo iniziare il giro della città volutamente a piedi e la prima tappa culturale, essendo vicino alla pasticceria, è stato il Teatro Massimo, splendida costruzione fra le più grandi d'Europa. Dopo alcuni passi nel centro ci siamo imbattuti dietro la Cattedrale dove si poteva visitare gratuitamente una parte, mentre la cripta e le tombe erano a pagamento. Usciti di lì, proprio a due passi si apre il Palazzo dei Normanni, ma noi arrivandoci dalla parte posteriore non ci ha fatto una bella impressione, perché fra antenne e parabole sembrava più un palazzo popolare che la sede della regione Sicilia. Totalmente altra musica all'interno con la meravigliosa Cappella Palatina decorata all'inversomile e dalla architettura particolare (geniale il soffitto a rilievo) e l'appartamento dei Normanni oggi sede appunto del consiglio regionale della Sicilia. Nel prezzo del biglietto (8,5 euro) è compresa anche la guida all'appartamento. Usciti di lì siamo saliti al convento dei Cappuccini a vedere le catacombe. Beh, astenersi chi si impressiona, perché la bambina imbalsamata e completamente intatta dopo quasi 100 anni dalla sua morte è da restare impietriti. Siamo scesi di nuovo nel centro che più centro non si può, attraverso il mercato di Ballarò...altro che la trasmissione di Rai Tre, molto molto meglio venire qui: Albicocche 80 centesimi al kg, Spigole 3,9 euro al kg, lumachine che te le tirano dietro, interiora di pecora fantastiche e poi il vociare nei banchi non ha prezzo
ovviamente non eravamo i soli turisti, ma non è un mercatino turistico intendiamoci bene! Passato il mercato, è tornata la fame dopo 4 ore ininterrotte di passeggiata e allora via verso la
Antica Focacceria San Francesco dove abbiamo mangiato Sfincionello condito con la 'meusa', arancino al ragù e una porzione di involtini di spada ripieni. Con un acqua abbiamo speso 13,3 euro a testa. Questa spesa però all'interno della focacceria e non nella loro osteria che sinceramente non mi attirava molto. Dopo pranzo, siamo andati a riprendere l'auto passando dal mercato di Vucciria ma ci è piaciuto un po' meno di Ballarò. Usciamo da Palermo prendendo la A29 verso Trapani e ci soffermiamo un attimo al monumento di Capaci dove è stato assassinato Falcone con la moglie e la scorta. Non ci sono parole. Andiamo ancora avanti e la nostra tappa è Segesta. Leggiamo qualche info storica e notiamo che la struttura non è stata completata e pensiamo 'magari sarà stata abusiva'
in Italia siamo bravissimi con l'abusivismo. Bella struttura, appoggiata su di una gola formata da un torrente e con tanti vigneti intorno. Parentesi veloce sui vigneti, che troviamo in tutta la provincia di Trapani subito passato il cartello amministrativo. A Palermo i terreni sono più brulli, qui a Trapani invece c'è più vegetazione e colture. Torniamo a Segesta perché il bello non è tanto il Tempio, quanto le rovine che si trovano a 20 minuti di cammino (evitate il pullman per favore, perché è proprio da pelandroni) e una volta arrivati in cima alla collina la vostra fatica sarà ripagata sedendovi in uno degli scaloni del teatro antico con vista sul Golfo di Castellammare
bello, bellissimo, stupendo!
Riprendiamo l'auto e andiamo in agriturismo dove abbiamo prenotato, ma proprio agriturismo non è, in quanto è un vero e proprio relais fra Trapani e Marsala.
Baglio Donna Franca. In questo momento vi sto scrivendo dal letto, rilassatissimo, dove l'unico rumore circostante è il cinguettare degli uccellini. Dalla mia finestra si vedono le vigne che l'azienda proprietaria del Baglio, produce Grillo e Zibibbo e da dove sto godendo un panorama a 'vista d'Aquila' su Erice, Favignana, Levanzo, Mozia e Marsala
Il Baglio è ristrutturato in stile ed è di proprietà di due enologi. Ieri pomeriggio quando siamo arrivati, ci hanno dato l'aperitivo di benvenuto con il loro vino bianco (ma hanno anche un rosso) igt intensamente profumato, pulitissimo al sapore e servito a temperatura perfetta. Inoltra siamo stati portati in cantina dove ci hanno raccontato il proprio lavoro e la propria passione. Abbiamo inoltre assaggiato il loro rosso Nero D'Avola, il loro passito e un altro calice di bianco. Bravi davvero! Per chi volesse acquistare il loro vino...beh...le uniche soluzioni sono venire qui perché non lo vendono a distributori, oppure acquistarlo online. Siamo rimasti anche a cena nel ristorante interno, assaggiando una cucina casalinga fatta da una signora che ci mette passione quindi non sto certo a trovarle difetti anche perché il mangiare è stato soddisfacente sia come sapori che come quantità. Ho preso un insalata di polpo e patate con basilico e le caserecce al pesto trapanese. Abbiamo bevuto il loro bianco 'Abbadessa' e siamo andati a letto distrutti.