da donAttilio il 12 nov 2012 18:57
IL MIO DIARIO DI VIAGGIO: SPAGNA DEL NORD e MADRID.
PERIODO: 8/16 ottobre 2012.
ORGANIZZAZIONE E TOUR OPERATOR: Promozione e vaglio adesioni Avis di Cervia, organizzazione tecnica del Tour Operator Robintour di Bologna/Ravenna. Partecipanti ventotto persone: adeguato il numero per un’ottimale gestione degli accompagnatori e le guide durante i trasferimenti e le visite.
TRASFERIMENTI: Andata in Pullman da Cervia a Venezia poi, in aereo con la compagnia Iberia da Venezia a Madrid. Allo stesso modo, invertendo le fasi per il rientro. Massima puntualità in tutte le operazioni arrivi/partenze.
LOCALITA’ VISITATE: Città di Lerma; Burgos; San Sebastian; Getaria; Bilbao; Santander; Santillana; Comillas; Oviedo; Leon; Segovia; San Lorenzo de Escorial e Madrid.
LERMA. Lunedì 8 Ottobre, durante il trasferimento a Burgos, breve sosta in questo piccolo comune di 2500 abitanti situato nella comunità autonoma della Castiglia per visitare il Palazzo Ducale, progettato con quattro torri moderatamente rilevanti ai lati e ben preservato. Costruito nel 1600, fu residenza del Duca di Lerma, ora in parte occupato da un lussuoso albergo della catena “Parador”. Questa località, recentemente ha suscitato interesse derivante anche dalla consacrazione ricevuta nella Chiesa del Convento da 131donne di età media inferiore ai trentanni. Passeggiando nella piccola piazza del centro, si percepisce un “clima “ che dona armonia e serenità: sarà un segnale in controtendenza con i tempi convulsi odierni?
BURGOS. Martedì 9 Ottobre, visita a questa bella Città Castigliana, che dista circa 200 Km da Madrid, con 170.000 abitanti, si trova a 850 metri di altitudine, dove esistono prove di un insediamento umano già dal periodo neolitico all’interno delle mura dell’attuale Castello, ma la sua reale fondazione risale all’anno 884 a seguito delle fortificazioni realizzate da Diego Rodriguez “Porcelos”. Varie sono le costruzioni d’interesse storico e architettonico, ma il monumento più rappresentativo è senza dubbio La Cattedrale, dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” dall’Unesco. I lavori per la costruzione iniziarono nel 1221 sul luogo di una precedente Cattedrale romanica, ordinati da Ferdinando III Re di Castiglia e dal Vescovo Don Maurizio di Burgos.
La visita della cattedrale dall’esterno è impressionante, davanti ai nostri occhi si presenta una delle opere più belle del gotico spagnolo. . . lascia senza parole e ci si sente piccoli di fronte a tanta imponente bellezza architettonica: unica con due altissime torri gotiche uguali.
Entrando nella Navata Centrale, si può ammirare la maestosità del tempio, la purezza del gotico classico nei singolari trifori e le volte illuminate con appariscenti vetrate colorate; la singolare Pala di legno dell’altare maggiore che impiegarono trentasei anni per costruirla con espressioni di diverse scuole; le sedici Cappelle di varie epoche; affreschi, dipinti e quant’altro d’inerente e pertinente che contribuisce a tributarle unicità e magnificenza. Non oso nel dire che la sua visione vale quasi il viaggio.
Una visita la merita anche la Chiesa di San Nicola di Bari,adiacente alla Cattedrale, del XV secolo in stile gotico, con un’imponente Pala d’altare in marmo. Distante circa quattro chilometri da Burgos c’è la Cartuja (Certosa) de Miraflores del 1084, voluta da Isabella del Portogallo e Giovanni II di Castiglia; raggiungendo “il villaggio Medievale”con i suoi seicento abitanti, a Covarrubias, luogo dove nidificano le Cicogne, vale una sosta al Monastero di Santo Domingo fondato nel 1200, con un bel giardino quadrato pensile all’interno e circondato da 64 Capitelli con sculture in bassorilievo diverse una dall’altra.
SAN SEBASTIAN. Mercoledì 10 Ottobre. Questa città del nord orientale della Spagna,signorile e pulita, dalle vaghe sembianze che ci riconducono ai periodi della ”Bella Epoque”, con 180.000 abitanti, appartiene al territorio della comunità autonoma dei Paesi Baschi e sorge sul mare Cantàbrico a circa 20 Km dal confine francese, e si trova sul “Cammino di Santiago di Compostela”. La fantastica baia sovrastata dalla splendida residenza estiva della Regina Isabella II di Spagna, che per motivi di salute era stata consigliata a soggiornare in questa località dal clima mite e bagnarsi in questo mare. La presenza della Regina, della corte e dell’aristocrazia, decretarono il futuro sviluppo di San Sebastian come una delle destinazioni turistiche più rinomate d’Europa. Si può visitare la chiesa di Santa Maria del Coro; l’ampia piazza nella quale tanti anni fa si effettuavano delle Corride, con i balconi delle varie abitazioni prospicienti la piazza medesima, ancora numerati, che costituivano “i palchi” per assistere. Degne di nota sono anche “le tapas” (o pincios), si enuncia che siano le più variegate e invitanti di tutta la Spagna, da accompagnare a generosi aperitivi a base di vino.
GETARIA. A pochi chilometri di distanza da San Sebastian, si trova questo porto di pescatori con relativo mercato. Di particolare interesse la Chiesa del salvator, del XII secolo in stile gotico, costruita sopra dove sorgeva una fortezza, il cui pavimento e completamente in salita per tutta la lunghezza, dall’entrata fino all’altare.
BILBAO. Giovedì 11 Ottobre. Tra le città dei Paesi Baschi, Bilbao, popolata da oltre 1.000.000 di abitanti, è sicuramente quella più interessante dal punto di vista turistico grazie anche alla sua particolare identità e propensione con fervore alle attività culturali come la pittura, la musica Jazz e la poesia. Uno dei “prodotti” più importanti del processo di ammodernamento è sicuramente il Museo Guggenheim, una stupenda (e unica) costruzione posta al centro cittadino, opera di Frank Gehry, definito “creatore di sogni”, inaugurato nel 1997 dopo 18 mesi impiegati per la costruzione, con 140 milioni di euro spesi. La particolarità di questo museo, che sono ospitate spesso opere dei più importanti artisti di fama mondiale, è la sua forma: la struttura esterna è quasi completamente in moduli di acciaio coperti da lastre in titanio ondulate che definiscono lo spazio in modo del tutto originale. Questo edificio è considerato uno dei capolavori mondiali dell’architettura contemporanea. A mio avviso, lo dico in modo irrazionale, andrebbe preservato all’interno della struttura medesima: tanta ne è la sua incantevole e sfrenata parvenza.
Al centro della Bilbao vecchia si trova la Plaza Nueva; il centro storico che comprende la Chiesa di S. Nicola; il Teatro Arriaga, dove si può ascoltare musica classica, opere di alto livello oppure assistere a balletti; La Cattedrale di Santiago, realizzata in stile gotico. La Gran Via, invece, è l’ideale per effettuare dello shopping grazie alla concentrazione di negozi e centri commerciali.
Il Mercado de la Ribera, è il luogo ideale per trovare oggetti artigianali o prodotti della cucina locale.
SANTANDER. Citta di 200.000 abitanti, dista circa 100 Km da Bilbao, si trova al centro nella regione della Cantabria. Si potrebbe anche definire la città della famiglia Botìn, vuoi per la potenza economica e per il prestigio che ne è derivato dalla fondazione nel 1880 della Banca Santander. Riparata dal mare dalla baia ha una posizione ideale per il clima mite durante tutto l’anno e dall’aspetto edificato signorile con particolare cura per mantenerla pulita. All’estremità della città c’è la Peninsula de la Magdalena, interessante parco cittadino alla cui sommità c’è il raffinato e imponente Palazzo Reale del 1929; il museo all’aperto El Hombre Y la Mar con alcune imbarcazioni utilizzate da navigatori spagnoli; un area attrezzata che custodisce alcune Foche, Leoni marini, Pinguini e uno spazio per far divertire i più piccini.
SANTILLANA del MAR. Trattasi di un borgo antico (1200) di 4.000 abitanti, con le sue strade medievali, case di legno con i balconi in ferro battuto: interessante la Collegiata Romanica del 1200. L’intero villaggio è considerato monumento nazionale.
COMILLAS. Venerdì 12 Ottobre. E’ una tranquilla e signorile cittadina di 2500 abitanti, anche questa si trova sulla rotta “del Cammino di Santiago di Compostela”, dichiarata “Conjunto Històrico Artistico” per la sua singolare architettura che la distingue da quella propria della Cantabria. E’ anche una località balneare ben attrezzata e molto frequentata nei mesi estivi.
Vari sono i presupposti che suscitano interesse visitando questa località, ma “la chiamata” da non perdere indubbiamente è El Capricho de Gaudì. Nella progettazione e realizzazione, risalente al 1883/1885 di questo edificio, Antoni Gaudì coniuga/fonde musica e architettura, evidenziando la sua peculiare genialità come architetto e la sua debordante fantasia come artista. La “casa” sembra estratta da una novella fantastica con reminiscenze arabe.
OVIEDO. Capitale delle Asturie, fondata alla metà del VII secolo, oggi conta 225.000 abitanti, situata in una zona agricola e mineraria, nonché polo industriale di rilievo, la cui produzione verte soprattutto su armi da fuoco, alimentari, tessuti, sostanze chimiche e articoli in metallo.
Diversi sono i monumenti di particolare interesse: la Cattedrale di San Salvador, dove si conserva il “sudario di Oviedo”, trattasi di un telo che secondo la tradizione avrebbe avvolto il capo di Gesù dopo la sua morte; la Chiesa Santa Maria de Naranco; la Chiesa di San Miguel de Lillo, tanto per citarne alcune.
La bevanda locale caratteristica è il Sidro, succo leggermente alcolico ottenuto dalle mele, dal gusto acidulo, che è versato tenendo il bicchiere a notevole distanza dalla bottiglia e servito in tutti i Ristoranti/Sidrerias della città.
LEON. Sabato 13 Ottobre. E’ capoluogo della comunità autonoma della Castiglia e Leon, è popolata da 140.000 persone e si trova a 840 metri s.l.m. Essendo una città d’arte ricca di monumenti romanici, medievali e antica tappa del “cammino de Santiago”, che indubbiamente contribuiscono a renderlo un luogo d’intenso richiamo turistico. Iniziamo visitando la Cattedrale de Santa Maria de Leon: imponente e bellissima facciata con un ampio portale, sormontato da sculture gotiche e un bel rosone multicolore, affiancata da due torri maestose; all’interno l’attenzione è immediatamente catturata dai 1800 metri di vetrate coloratissime con distinti disegni trasparenti.
A seguire, il Palazzo dei Botines: progettato da “Gaudì” e costruito nel 1982, con pietra diversa dall’architettura colorista solitamente usata dal Maestro, ma per questo di non minor fantasiosa eleganza propria del suo stile; la Basilica di San Isidoro, chiesa romanica eretta su antico tempio romano, fondata nell’XI secolo. All’interno ci sono dei meravigliosi affreschi medievali che tappezzano la cripta, che è considerata la “Cappella Sistina “ di Spagna; l’Hostal de San Marco, un tempo era rifugio e ospedale per i viandanti, oggi, una chiesa e in parte un lussuoso albergo della catena “Parador”.
SEGOVIA. Domenica 14 Ottobre. Dista 90 km da Madrid, è una città Castigliana di 57.000 abitanti. E’ stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ed è una delle città più belle della Spagna.
Chi visita Segovia, non può fare a meno di osservare l’Acquedotto passeggiandovi intorno. Quest’opera rappresenta una vera e propria lezione di arte, di storia e come tale bisogna studiarlo, rispettarlo e, soprattutto, ammirarlo: difatti si tratta del più grande capolavoro realizzato in Spagna dai Romani. Costruito nel I secolo d.C., usando granito murato a secco, i conci (blocchi di granito) furono assemblati senza agganci e senza malta.
La Cattedrale, mentre l’Acquedotto rappresenta il mondo Pagano, l’elegante e maestosa Cattedrale è il simbolo di quello Cristiano. Ricostruita nel XV secolo in stile Gotico dopo la distruzione della precedente, con la sua alta torre, i numerosi pinnacoli e le elaborate arcate dell’abside, domina la centrale Plaza Mayor, cuore del centro storico.
L’Alcazar, Castello già menzionato nel XII secolo, è stato ricostruito dopo un incendio di metà ottocento in forme “fiabesche”, che domina da uno sperone roccioso: all’esterno un trionfo di torri, torrette, pinnacoli, all’interno mobili antichi, arazzi, cannoni, armi e armature, con evidenti “impronte” di stili dei vari Re che nei secoli si sono susseguiti. Fantastico. Di particolare interesse anche altri itinerari nei dintorni di Segovia.
SAN LORENZO de EL ESCORIAL. L’omonimo Monastero, dista 40 km da Madrid, considerato “l’ottava meraviglia del mondo”, fatto costruire da Filippo II iniziando i lavori nel 1563 destinato a residenza e Pantheon dei re di Spagna. Impressiona il visitatore sia per le dimensioni colossali sia per l’aspetto solenne, sobrio e pacifico. Si presenta come un immenso edificio quadrilatero di m.207x161, costruito con granito grigio-bruno, conta 2000 stanze, 2600 finestre, più di 1200 porte, 86 scaloni, 16 cortili, 15 chiostri e 88 fontane. A costruzione ultimata furono chiamati dall’Italia e dalla Spagna gli artisti più accreditati del tempo: prova ne è l’odierna testimonianza visiva. E’ considerato a ragione un tempio della storia, della cultura e dell’arte dei secoli XVI-XVII, particolarmente felici per la Spagna.
MADRID. Lunedì 15 e Martedì 16 Ottobre. Madrid è la capitale e la città più grande della spagna; la popolazione è di circa 3,5 milioni, ma considerando l’intera area metropolitana è calcolata in circa 6,5 milioni; è situata a 667 metri s.l.m.; Si tratta del terzo Comune del’UE più popoloso dopo Londra e Berlino. La prima linea della Metropolitana fu costruita nel 1919 e oggi se ne contano 16, compreso i Ramal (vari collegamenti), in pratica è una delle più efficienti ed importanti al mondo.
Il centro della Madrid “antica”, è un labirinto di stradine - che si contrappongono a strade ampie spaziose e scorrevoli - piazze che costituiscono il nucleo originale dove si trovano alcuni dei luoghi più belli e rappresentativi come il Palazzo Reale, Plaza Mayor, Plaza de Oriente, Puerta del Sol, la Gran Via. Tutte zone sempre piene di vita e punti di riferimento per incontri o fare Shopping dove pullulano bar, piccoli caffè, friggitorie, ristoranti, negozi, mercati, grandi magazzini e locali tipici. Madrid è anche intrattenimento con tante sale cinematografiche, teatri, discoteche e locali, dove si esegue ogni genere di musica dal vivo. Ritengo sia opportuno segnalare che esistono diversi parchi dove “fuggire” dalla confusione, dal rumore e dal ritmo frenetico della grande città: Madrid dispone di un’estensione di parchi e giardini di oltre 33 chilometri, e più di 250.000 alberi, alcuni a ridosso delle zone centrali, come l’immenso Parque del Buen Retiro. Dedichiamo qualche ora per visitare il Palazzo reale, probabilmente l’edificio più rappresentativo per la sua bellezza, il valore simbolico e la sua turbolenta storia, si trova nello stesso luogo dove sorgeva l’antica fortezza difensiva musulmana de IX secolo. Nel 1734 dopo un terribile incendio che durò tre giorni, devastando la fortezza, Filippo V decise di costruire un nuovo palazzo, come simbolo della continuità della monarchia spagnola. Imponente e maestoso all’esterno, tutelate e raffinate all’interno sono le decorazioni, gli affreschi e i dipinti, effettuati dai più prestigiosi artisti dell’epoca, sia spagnoli che italiani. Tutto questo è quanto si presenta alla vista dell’avido visitatore.
Diversi sono i Musei di elevato interesse, noi, il poco tempo a disposizione lo riserviamo per la visita del Museo Nazionale del Prado, senza dubbio uno dei fiori all’occhiello di questa città e forse il maggior richiamo a livello internazionale. Questa fama credo sia pienamente meritata poiché ci troviamo davanti ad una delle più vaste e prestigiose pinacoteche del mondo, un punto di riferimento imprescindibile della cultura pittorica spagnola . . . e non solo. Per non porre limiti alla vostra immaginazione, non cito i nomi degli artisti presenti con i loro capolavori, vi dico semplicemente: “non risparmiatevi”.
Con la Metropolitana, raggiungiamo una zona periferica dove si erge la Business Area Cuatro Torres, un complesso di edifici che comprende quattro grattacieli considerati i più alti della Spagna, le cui altezze variano da 224 a 250 metri e i piani da 45 a 57, prevalentemente occupati da uffici e un lussuoso albergo 5 stelle. Nel 2004 sono iniziati i lavori di costruzione e sono ultimati nel 2009, nei pressi dell’attuale Stadio Santiago Bernabèu, utilizzando l’area che era dell’ex centro sportivo di allenamento della società di calcio Real Madrid.
Questi recenti e imponenti futuristici progetti edificatori, nonostante che la recessione non risparmia neppure la Spagna, si potrebbero anche interpretare come una tangibile proiezione verso un futuro di ramificati affari e commerci per cercare di consolidare un’economia più vigorosa.
ALBERGHI – RISTORAZIONE – CONCLUSIONE
Alberghi. Durante il nostro soggiorno spagnolo,trasferendoci da un luogo all’altro, per le “sieste” prolungate notturne abbiamo utilizzato sei alberghi, di cui tre della catena Silken, di categoria tre stelle. Generalmente erano tutti di buon livello sia nelle strutture, negli arredi e nelle relative dotazioni, ma nessuno attuava il servizio carico/scarico/camera dei bagagli.
Ristorazione. Trattandosi di un viaggio organizzato tutto incluso, le opportunità per recarsi in ristoranti aldifuori dal circuito turistico non erano di facile attuazione. Pur sapendo che in Spagna, per cultura e competenza ci sono molteplici possibilità appaganti per soddisfare anche l’aspetto culinario. Purtroppo nel nostro caso, sia nei Ristoranti o negli alberghi prescelti, le proposte dei vari pasti il più delle volte non erano degne di nessuna menzione di soddisfazione, addirittura imbarazzanti negli Hotel della catena Silken. Dispiace dirlo, ma questa è stata una delle pochissime note negative dell’intero viaggio. Qualche pasto l’abbiamo consumato in locali di nostra scelta, devo ammettere che senza aver svolto voli pindarici gastronomici, abbiamo apprezzato le proposte: in particolar modo della carne di qualità.
Conclusione. Le zone con le relative città della Spagna da noi visitate, indubbiamente elargiscono molto appagamento al turista bramoso di scoprire sotto il profilo storico, culturale e monumentale le ampie potenzialità di questo paese ricco di lontane e profonde radici del passato, senza tralasciare le attuali sinergie proiettate nel futuro. Ottima la sinergica coesione d’intenti plasmatasi con tutti i partecipanti, socievoli e allegri. Senza alcuna remora, mi sento di consigliare un’esperienza simile, con i dovuti “aggiustamenti gastronomici”, a tutti quelli che leggendo s’identificano nei contenuti descritti.