volevo fare i pici con la farina di castagne ma di ricette in giro nisba: solo gnocchi, tagliatelle e ravioli. alla fine me la sono inventata e m'è andata bene: ho azzeccato le dosi per ottenere la consistenza che volevo. fortuna!
nebbiolo: ho usato la farina del
pereto
ingredienti per 2 porzioni abbondanti
-130 gr farina di castagne
-50 gr farina di grano duro "senatore cappelli" (o altra purché di grano duro)
-100 gr scarsi di acqua tiepida
-30/35 gr farina di grano tenero tipo 0 + altra per infarinare
-sale
-un cucchiaino raso di semi di finocchio selvatico
-2 cucchiai di olio extravergine d'oliva novello
-pecorino di fossa stagionato alle erbe (o altro pecorino stagionato e aromatico)
NB: le dosi di acqua e farina possono variare a seconda dell'umidità dell'ambiente e delle farine stesse: basta regolarsi con la consistenza dell'impasto, che sarà necessariamente meno elastico di quello classico dei pici perché qui c'è la farina di castagne, ma che dovrà essere sufficientemente malleabile per ottenere dei pici che non si rompano.
versare l'olio in una padella coi semi di finocchio: comincerà ad aromatizzarsi. mettere le farine setacciate e un pizzico di sale in una ciotola, cominciare ad aggiungere acqua tiepida ed impastare con le mani. lavorare bene per aumentare l'elasticità dell'impasto, che in questo caso è leggermente ostacolata dalla farina di castagne. lasciar riposare qualche minuto. stendere grossolanamente allo spessore di un centimetro e ritagliare delle strisce, quindi cominciare ad arrotolare i pici con i palmi delle mani: dovranno essere lunghi sui 25-30 centimetri e spessi circa 3 millimetri. man mano che si fanno, vanno adagiati su vassoi spolverati di farina e rotolati in essa ma non troppo abbondantemente. per dosi più grandi, occorrerà coprire il panetto con uno strofinaccio leggermente umido per evitare che si secchi mentre si arrotola. lessare i pici in abbondantissima acqua salata senza mescolare troppo: due o tre volte basteranno. otto o dieci minuti di cottura sono molto più che sufficienti, ma occorre assaggiarli: dovranno essere morbidi ma non troppo altrimenti si rompono. scolare delicatamente conservando un po' d'acqua di cottura, saltare in padella con l'olio e i semi di finocchio aiutandosi con l'acqua, servire col pecorino grattugiato.