Altro piatto molto in voga negli anni ’80 era una di quelle paste decisamente “corroboranti” con un sugo spesso, cotto a lungo e carico di grassi. Ho provato ad alleggerirla un po’

200 gr di penne
Due scalogni
30/40 gr di porcini secchi
250 gr di polpa di pomodoro a cubetti
100 gr di ventresca sott’olio
Semi di aneto
Prezzemolo
Barbe di finocchio
Peperoncino
Olio EVO
Sale

Mettete a mollo i funghi secchi in acqua tiepida.
Tagliate a velo lo scalogno e fatelo soffriggere a fuoco bassissimo con un filo d’olio. Tagliate grossolanamente i funghi secchi, aggiungeteli allo scalogno e portateli a cottura con la loro acqua, aggiungete il peperoncino e la dadolata di pomodoro, le erbe tritate ed i semi di aneto e finite di cuocere tenendo il tutto un po’ fluido. Aggiustate di sale. Cuocete le penne molto al dente e finitele di cuocere “strascicandole” nel sugo. All’ultimo minuto aggiungete la ventresca sgocciolata dall’olio e sfaldata ed un filo d’olio a crudo.
Impiattate stile anni 80, ovvero ramaiolata versata nel piato con sbaffi di sugo sul bordo...



url=http://www.flickr.com/photos/31126291@N03/5420592019/][/url]
PICT0006 di capohog, su Flickr